Se piove, la politica facciamola sotto i portici!

Ho riletto un po' di post scritti negli ultimi mesi. Alcuni sono riusciti male, altri meglio; ma quasi sempre c'erano considerazioni su un tema. 
In molti casi mi sono arrivati commenti su quello che ho scritto.
Ma quando il tema era più o meno imparentato con "cose politiche" quali il piddì, il movimento5stelle e simili sono arrivate poche riflessioni, Prevalentemente applausi o fischi.
Ora, questo è solo un piccolo blog di periferia, ma mi viene in mente Giorgio Gaber "Non ho tanto paura di Berlusconi in sé, quanto di Berlusconi in me!".
Ed una politica in cui "Si scende in campo" è una politica che chiede e ottiene applausi (o fischi).
E' diventato difficile pensare che quando si parla di politica ci siano contenuti, sfaccettature, prospettive diverse da cui guardare ad un tema. E' difficile ricordarsi che si parla della nostra vita.
Ed il web, la Rete, non aiuta.
Nelle riunioni che abbiamo fatto negli ultimi mesi per costruire una coalizione per le prossime elezioni grugliaschesi, in realtà si è costruito un gruppo di persone che ha provato a discutere a parlarsi su molti argomenti. 
Fino a che stavamo "intorno ad un tavolo" la discussione è stata sempre (ora in realtà meno ...) povera. Quando ci alzavamo per andare a casa, sempre, si iniziava a parlare. E venivano fuori le cose migliori. 
Semplicemente è successo che non pensavamo più di dover "parlare di politica" e così cominciavamo a parlare di cose concrete, di cose che ci interessano. Insomma cominciavamo a parlare di politica.
La politica, non facciamola sul Web. facciamola sotto i portici!
Carlo  



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