fancazzisti pubblici e tromboni mediatici

E ci risiamo. Nuovo decreto Madia sul pubblico impiego. Cosa preveda non si sa, ma i media  (i midia secondo qualcuno) sono scatenati contro i pubblici dipendenti faccazzisti. Anzi contro "quei fancazzisti dei pubblici dipendenti".
Nel corso della mia vita lavorativa da pubblico dipendente ho imparato che  "nel pubblico" ci sono i "servizi pubblici" e la "pubblica amministrazione".
Chi lavora nei servizi pubblici ha il privilegio di avere un mandato chiaro e di fare cose che si percepiscono come utili per la collettività. Per chi lavora nella pubblica amministrazione la vita è molto più dura. Non sempre il mandato è chiaro. E talvolta il dipendente ha la sensazione di far parte di una massa di manovra con mandato talvolta opaco.

Detto questo, ho avuto il privilegio di lavorare in servizi pubblici il cui funzionamento dovrebbe essere invidiato dal mitico "privato". Con molte persone che lavoravano tanto e bene. Ed ovviamente con qualche fancazzista. E i fancazzisti non sono distribuiti in modo omogeneo sul territorio regionale, ma questo è un altro post.
Per quanto ho conosciuto la pubblica amministrazione, ho incontrato persone eccelse e fancazzisti. 
E comunque, merito ai dipendenti pubblici che lavorano, sovente tanto e bene, nonostante la loro dirigenza  e talvolta avendo contro la loro dirigenza.
Da medico del lavoro e da epidemiologo dilettante, di fronte a scenari deprimenti ho sempre pensato che "o li hanno scelti così, o sono diventati così per colpa del'ambiente di lavoro"

Detto questo, mi sento offeso dal qualunquismo populista di giornali, radio e tv  che non sanno che moltiplicare luoghi comuni.
Al di là del mescolare assenze per malattia, congedi di altra natura, congedi per la legge 104 ecc. colpiscono alcune asserzioni ricorrenti che hanno un rapporto con la realtà simile a quello delle 600mila auto blu.
Si urla allo scandalo perché  "Il 30% delle assenze per malattia comincia il lunedì!". E allora? Ci avete pensato un attimo prima di aprire bocca? Al di là di altre considerazioni che potranno venirvi spontaneamente, se abbiamo la stessa possibilità di ammalarci in ogni giorno della settimana, vuol dire che tale possibilità è del 14,3%. Chi "si ammala" al sabato, alla domenica, così come chi si ammala al lunedì ha il lunedì come primo giorno di malattia 
Quindi, senza entrare nel tema della durata delle assenze per malattia potremmo aspettarci oltre il 40% di "mutue" che cominciano al lunedì.... 
I pubblici dipendenti fanno il 50% di assenze in più dei dipendenti del settore privato. Non sono riuscito a verificare i dati, ma c'è un "ma". Anzi più di uno
Il privato, di fatto, fa selezione del personale anche sulla base delle condizioni di salute. Oggi è possibile. Questo vuol dire che il pubblico assume a priori una quota di popolazione più malata che farà più assenze dal lavoro.
Nel privato c'è una forte pressione sul lavoratore; c'è chi va a lavorare anche se sta male, ma soprattutto sono molto numerose le giovani coppie che scelgono di far fruire i permessi per i figli da parte del coniuge che lavora nel pubblico, perché l'altro che lavora nel privato non vuole aver problemi.
Si potrebbe andare oltre, ma non ne vale la pena. Oggi.
Ma sono veramente arrabbiato. 
Il problema dell'assenteismo e del fancazzismo non esiste? Ma certo che esiste.
Ma qui dobbiamo capire se si dicono sciocchezze gratis, o se si dicono sciocchezze perché facendo finta di sparare sui pubblici dipendenti (fancazzisti) si vuole invece sparare sui servizi pubblici
Carlo

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