Scuola e carta igienica


Ieri mattina ho provato ad ascoltare un dibattito sulla scuola su radiorai. Ad un certo punto il conduttore ha interrogato il sottosegretario di turno con il tono di chi vuole riportare l'interlocutore alal realtà. " Si va bene, sono tutti bei progetti, ma le risorse? Le risorse sono un problema per la scuola italiana che non ha neppure i soldi per comperare la carta igienica!". " E questo solo per fare un esempio delle mille carenze...."
Trovo incredibile che da più di 15 anni l'unica cosa che il giornalista o l' "esperto" riesce regolaremente a dire è che alla scuola italiana mancano i soldi per la carta igienica. Non una volta che qualcuno citi altre carenze.
Ora, non penso di essere stato particolarmente fortunato, perché più di una volta le lezioni facevano veramente ......, ma la carenza di carta igienica a scuola non mi è mai parsa come un problema particolarmente grave. 
Ma, scherzi a parte, trovo che sia sempre più insopportabile la sciateria dei mezzi di informazione che affrontano temi fondamentali senza alcun approfondimento continuando a snocciolare luoghi comuni.
E così, la "politica" riesce facilmente a spacciare per progetti quattro idee in croce. Anzi, molto meno.
Così si tratteggiano scuole felici aperte tutto il giorno agli studenti ed alla popolazione del quartiere, senza nemmeno chiedersi  di che cosa si stia parlando. Per intendersi, avere scuoelo aperte come luogo di aggregazione ed iniziative socio culturali mi sembra un cosa ottima. Ma avere "le" scuole aperte, o avere "delle" scuole aperte è mica la stessa cosa.
E così si parla di edilizia scolastica  senza avere neppure il sentore che i "nuovi edifici scolastici" potrebbero essere cose molto differenti a seconda del tipo di progetti che intendiamo svilupparvi. 
Ed il motore di tutto questo è la sicurezza delle scuole, ridotta alla presenza di amianto in ancora 2000 scuole in Italia. Che il confort sia un requisito importante, non lo immagina nesssuno. Oppure sono tutti troppo timidi per citarlo.
Ora, l'amianto non mi piace per nulla, ma è l'ultimo dei problemi di sicurezza nelle scuole (salvo l'eventuale presenza di materiali contenneti amianto in ambienti interni, e ... per favore, non citatemi il linoleum!)
Così, si passa da un'approssimazione all'altra sciorinando buone intenzioni e spacciandole per progetti.
E poi ci chiediamo perché non cambia mai nulla.
Carlo

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