TRM: "Il mio vino? E' a norma!"

Oramai TRM non riesce a vendere la sua immagine, neppure se può parlare senza contraddittorio.
Oggi la seduta del Consiglio comunale di Beinasco  prevedeva la discussione di alcune interpellanze. Ma è anche stata annunciato un ordine del giorno collegato alle dimissioni del tecnico nominato dal Comune di Beinasco nel Comitato Locale di Controllo, con richiesta delle dimissioni della presidente del CLdC.
L'unica delibera ha riguardato la "Beinasco Servizi", società che assomiglia straordinariamente alla Grugliaschese "Le Serre";  è una società che in origine si occupava di cultura e servizi e che oggi gestisce lavori pubblici. Ed oggi il Consiglio comunale è stato chiamato a modificare lo statuto. Perché? Perché occorre avere qualcuno che sia pronto a gestire il teleriscaldamento.
I motivi contro e a favore discussi in consiglio sono di scarso interesse. Si riducono alla dinamica destra/sinistra relativa sullo stato imprenditore/stato erogatore di servizi.

Nessuno è sembrato accorgersi che l'argomento era strettamente "imparentato" con il successivo dibattito sull'inceneritore!
E sì. fa molto "ambientalista" dire (pensare??) che con si scaldano le case con il calore prodotto dai rifiuti! Si risparmia petrolio! Basta non chiedersi da dove vengono i rifiuti che si vuole bruciare e basta non chiedersi cosa bisogna fare per produrre nuovi beni.....
E nessuno sembra capire che il teleriscaldamento da rifiuti è un'arma a doppio taglio. Basta che si attuino le politiche per la riduzione dei rifiuti (politiche non facoltative) e verranno a mancare i rifiuti necessari per garantire il riscaldamento ai malcapitati che si sono allacciati al teleriscaldamento. Fantascienza? No. E' già successo in diverse città del nord Europa, oltre che con il "mitico" inceneritore di Vienna.
E allora non restano che due soluzioni. O si chiede ai cittadini di ridurre la raccolta differenziata (Vienna) o si implorano i rifiuti. Bisognerà pur garantire e il riscaldamento ai cittadini e il profitto al gestore dell'impianto.
Quindi arriva TRM con un po' di personale dell'ARPA.
Torresin dice che ha occasione di informare i cittadini oltre che i consiglieri. I "cavalli di battaglia" sono sempre gli stessi, e nonostante qualche tentativo di correzione, paiono sempre più logori.
Torresi è contento che ci siano state 40,5 ore di sforamento dei limiti di emissione, visto che la legge ne consente 60. Peccato che le 3 linee insieme abbiano funzionato complessivamente per circa 6.000 ore (...?...). E così il risultato di TRM non sembra tanto rassicurante.
Poi continua a dire amenità del tipo che se i limiti non fossero rispettati ci potrebbero essere danni ambientali. E poi disquisizioni varie su vapori e fumi. Nulla che valga la pena di ricordare salvo la scarsa dimestichezza nel confrontarsi con i valori limite ed il rifugiarsi dietro all'affermazione che rispettano quanto previsto dalla legge.
Alle inevitabili contestazioni del pubblico, l'amministrazione locale non ha saputo fare nulla di meglio che minacciare la chiusura del consiglio.
In sintesi, l'Amministrazione di Beinasco ha invitato l'oste per chiedergli se il suo vino è buono, è l'oste ha risposto che il vino è a norma! Non male!
Carlo

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