Tengo famiglia

La pubblicità di una nota marca di pneumatici per anni ci ha ripetuto ossessivamente "La potenza è nulla senza controllo". Recenti ripetuti scoppi di pneumatici nel corso di un Gran Premio di Formula Uno ci fanno guardare a questa pubblicità con altri occhi.  Si può perdere il controllo per cause impreviste. Nulla di irrimediabile, se nessuno si fa male. Ma certamente occorre chiedersi perché si perde il controllo.
Se dall'Olimpo dei campioni di formula uno scendiamo alla dimensione di una cittadina - per esempio Grugliasco - ovviamente è ridicolo parlare di "potenza".
Si possono però osservare "perdite di controllo". Talvolta con impressionante frequenza. 


In questi casi occorre chiedersi quali siano le cause. La spiegazione più semplice potrebbe darcela il dottor Frankenstein, pardon, Frankenstin: Igor ("Aigor") non ha prelevato il cervello giusto, ma il cervello di A.B. Norme. Tutto chiarito!
Non sarebbe un gran problema.  Basta saperlo.
Un'altra via è indagare su quali siano i fattori che scatenano le crisi. Cosa porta un uomo di mezz'età ad avvicinarsi nella penombra ad un gruppo di persone ed a chiedere ad un ex Sindaco "Posso parlarti un attimo?"
Le parole cortesi contrastano con il tono della voce e con la mimica, ed è quindi comprensibile che la risposta sia "Ma non ci penso nemmeno!"
E allora? Giù una valanga di "Non ti permettere! Non di permettere mai più di dare della nipote di Mubarak ...". Un fiume in piena.
Gli sventurati si guardano smarriti (interdetti no. Qualcun altro forse  dovrebbe esserlo). Io penso " Fa caldo. ma non così caldo!" 
Ma soprattutto: "Cosa è successo??"
E intanto, dopo numerosi inviti "a non permettersi"  inizia il  mantra "Ricordati, non finisce qui!, "Non finisce qui!", "Non finisce qui!","Non finisce qui!", "Non finisce qui!" ....
Beh, se non la smette di ripetersi, per forza che non finisce lì!
Ulteriori descrizioni sarebbero tanto noiose quanto avvilenti. Ad ogni tentativo di riportare questa persona a contatto con la realtà seguiva una escalation di "Non finisce qui!"
Considerato che i consiglieri di Grugliasco Democratica e degli Ecologisti e Reti Civiche sono un po' come San Tommaso, cosa faccio? Torno a casa a vado a cercare la pietra dello scandalo. E' una brutta abitudine. Preferisco sempre verificare di persona e/o pensare che la memoria possa giocarmi un brutto scherzo!
E così scopro il fattaccio: 
"Soprattutto, come fanno i consiglieri comunali del PD (e satelliti) a votare la loro “nipote di Mubarack” senza battere ciglio e senza ritrovare quella dignità che dovrebbe far loro chiedere conto al sindaco che li mette troppo spesso in queste tristi condizioni?
Ad ogni buon conto, invito tutti a farsi la propria opinione.  
Le cronache ci raccontano come e cosa abbia votato il Parlamento italiano in merito ai rapporti di parentela tra "Rubyrubacuori" e Mubarack, con conseguenze devastanti per quest'ultimo.
Le cronache ci raccontano anche cosa abbia votato il Consiglio comunale di Grugliasco in merito alla proposta di regolarizzare la composizione e la presidenza del Comitato Locale di Controllo. Non è detto che le conseguenze debbano essere altrettanto gravi e quindi non  dovrebbe essere il caso di perdere la testa. Basta dimettersi.
Carlo

P.S.: a proposito di teste. Una delle caratteristiche di Grugliasco Democratica e del "partitino satellite" è che tutti si ostinano a pensare con la propria testa. Ci rendiamo conto che questo sia incomprensibile per parte della maggioranza che attualmente amministra Grugliasco. Eppure è così! 
In un ambiente in cui dissentire vuol dire "aprire una trattativa", i rari casi di tiepido dissenso si concludono sempre con "L'ho detto perché penso così".  Una volta si sarebbe detto "Excusatio non petita, accusatio manifesta"

Posta un commento

0 Commenti